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Rete di associazioni
veneziane
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VERBALE INCONTRO
DEL 24/11/2016
Presenti: Moldi Ravenna, Favaretto, Madricardo,
Varotto, Perdibon, Paola Bruna, Jovon, Firpo, Sega, Soave, Ruocco.
Ordine del giorno:
Programmazione dei Laboratori e rilancio della Scoleta con coinvolgimento delle
associazioni per l’anno 2017.
Sulla scia dei risultati
ottenuti a conclusione del V Festival
per rilanciare dei Calegheri si potrebbero raccogliere e incrementare gli
spunti dei diversi filoni per la creazione di nuovi laboratori, raccolta di
materiali e produzione di relativa documentazione, individuando un “regista” o,
secondo pareri discordi, elaborando collettivamente.
Nell’ambito di Personalità Personaggio
Persona il gruppo Nemus sta raccogliendo materiale sul disagio della città,
tema cruciale per verificare la concreta possibilità del costituirsi della
città come attivo "progetto di cittadinanza" nel tempo
della globalizzazione, da affiancare al pensiero politico del Patto e teso a
combattere lo spaesamento, che produce solitudine e abbandono.
A Venezia gli spazi pubblici per
eventi culturali o formativi sono pochi, ci sono luoghi privati gestiti o
occupati perlopiù da giovani, ma per concretizzare la richiesta di utilizzo dei
Calegheri è necessaria una
programmazione che evidenzi quante sono le Associazioni che hanno come scopo aprirsi e relazionarsi ai
cittadini. Si potrebbe proporre ai soggetti che operano in città, compresa
l’Associazione Artigiani, di presentarsi
ognuno con il proprio programma creando una sorta di sfilata delle “voci della
Città”, proposta di riflessione comune sui "modi del nostro
socializzare" spesso dispersivo e
inefficace. I cittadini reagiscono
tentando di fermare il degrado civile ed estetico di Venezia che, a causa del
mercato libero, non è più uno spazio di
relazione bensì uno spazio di divertimento turistico o altro. Le recenti
manifestazioni cittadine dei carrelli o dei trolley sono reazioni cui dovremmo
dare rappresentatività non politica ma accogliendole nell’intento proprio al
Patto. C’è però una difficoltà ad
attrarre e a condividere con le varie associazioni le finalità del Patto; con i
giovani forse per una diversità di linguaggio e di approccio al problema , il
loro più pragmatico che teorico, e, per quanto riguarda le associazioni, predomina il protagonismo e
la autoreferenzialità e non è manifesto il tentativo di coesione tra le stesse,
considerando peraltro che dall’inizio dell’attività del Patto lo scenario
politico e sociale è cambiato.
Il nostro progetto è di mettere a
confronto diversi linguaggi ed esperienze per offrire una visione della
potenzialità dinamica della città, invitare diversi soggetti ponendo loro
domande su come costruire un futuro della città, presentare dei ritratti
verbali intervistando soggetti che abbiano fatto una esperienza particolare a
Venezia.
Nell’immediato le proposte sono di:
fare un elenco dei soggetti interessati al cambiamento, presentare l’Arte come
attività (Venezia è un luogo di produzione artistica non solo di esposizione),
e raccogliere, come sta facendo Nemus, le voci della città.
Permangono le incertezze sulla
disponibilità dei Calegheri e sarebbe opportuno, facendo un nutrito elenco
delle Associazioni, chiedendo ad ognuna cosa fa per la comunità e cosa propone
per il cambiamento, confezionare una
richiesta ufficiale al Comune e la Municipalità. Si occuperanno di preparare
l’elenco Teresa Sega e Marina Jovon.
Viene fatto il punto
sul “Progetto del teatro per l’uso della città consapevole”: l’incontro con
Fondazione Venezia ha prodotto un supporto organizzativo, l’ampliamento della
mailing lista di soggetti interessati e il sostegno all’ottenimento della sala
del teatro Santa Margherita o di Palazzo Grassi per un convegno da tenersi a
fine gennaio/inizio febbraio e l’inizio della campagna di adesione per portare
in porto il progetto. E’ stata richiesta anche la sala San Leonardo, pur avendo
ottenuto come risposta che la concessione degli spazi della Municipalità è
garantita fino alla fine del 2016, non essendoci ancora chiarezza sulle
intenzioni del Comune al riguardo.