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mercoledì 30 novembre 2016

Verbale dell'incontro degli aderenti al Patto Città Consapevole del 24 novembre u.s.




                Patto Città Consapevole                                                                             
                                                           Rete di associazioni veneziane
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VERBALE    INCONTRO   DEL   24/11/2016

Presenti:  Moldi Ravenna, Favaretto, Madricardo, Varotto, Perdibon, Paola Bruna, Jovon, Firpo, Sega, Soave, Ruocco.
Ordine del giorno: Programmazione dei Laboratori e rilancio della Scoleta con coinvolgimento delle associazioni per l’anno 2017.
                        Sulla scia dei risultati ottenuti a conclusione del V Festival  per rilanciare dei  Calegheri  si potrebbero raccogliere e incrementare gli spunti dei diversi filoni per la creazione di nuovi laboratori, raccolta di materiali e produzione di relativa documentazione, individuando un “regista” o, secondo pareri discordi, elaborando collettivamente.
            Nell’ambito di Personalità Personaggio Persona il gruppo Nemus sta raccogliendo materiale sul disagio della città, tema cruciale per verificare la concreta possibilità del costituirsi della città  come  attivo "progetto di cittadinanza" nel tempo della globalizzazione, da affiancare al pensiero politico del Patto e teso a combattere lo spaesamento, che produce solitudine e abbandono.
            A Venezia gli spazi pubblici per eventi culturali o formativi sono pochi, ci sono luoghi privati gestiti o occupati perlopiù da giovani, ma per concretizzare la richiesta di utilizzo dei Calegheri  è necessaria una programmazione che evidenzi quante sono le Associazioni che  hanno come scopo aprirsi e relazionarsi ai cittadini. Si potrebbe proporre ai soggetti che operano in città, compresa l’Associazione Artigiani,  di presentarsi ognuno con il proprio programma creando una sorta di sfilata delle “voci della Città”, proposta di riflessione comune sui "modi del nostro socializzare"  spesso dispersivo e inefficace.    I cittadini reagiscono tentando di fermare il degrado civile ed estetico di Venezia che, a causa del mercato  libero, non è più uno spazio di relazione bensì uno spazio di divertimento turistico o altro. Le recenti manifestazioni cittadine dei carrelli o dei trolley sono reazioni cui dovremmo dare rappresentatività non politica ma accogliendole nell’intento proprio al Patto.  C’è però una difficoltà ad attrarre e a condividere con le varie associazioni le finalità del Patto; con i giovani forse per una diversità di linguaggio e di approccio al problema , il loro più pragmatico che teorico, e, per quanto riguarda  le associazioni, predomina il protagonismo e la autoreferenzialità e non è manifesto il tentativo di coesione tra le stesse, considerando peraltro che dall’inizio dell’attività del Patto lo scenario politico e sociale è cambiato.
            Il nostro progetto è di mettere a confronto diversi linguaggi ed esperienze per offrire una visione della potenzialità dinamica della città, invitare diversi soggetti ponendo loro domande su come costruire un futuro della città, presentare dei ritratti verbali intervistando soggetti che abbiano fatto una esperienza particolare a Venezia.
            Nell’immediato le proposte sono di: fare un elenco dei soggetti interessati al cambiamento, presentare l’Arte come attività (Venezia è un luogo di produzione artistica non solo di esposizione), e raccogliere, come sta facendo Nemus, le voci della città.
            Permangono le incertezze sulla disponibilità dei Calegheri e sarebbe opportuno, facendo un nutrito elenco delle Associazioni, chiedendo ad ognuna cosa fa per la comunità e cosa propone per il cambiamento,  confezionare una richiesta ufficiale al Comune e la Municipalità. Si occuperanno di preparare l’elenco Teresa Sega e Marina Jovon.
Viene fatto il punto sul “Progetto del teatro per l’uso della città consapevole”: l’incontro con Fondazione Venezia ha prodotto un supporto organizzativo, l’ampliamento della mailing lista di soggetti interessati e il sostegno all’ottenimento della sala del teatro Santa Margherita o di Palazzo Grassi per un convegno da tenersi a fine gennaio/inizio febbraio e l’inizio della campagna di adesione per portare in porto il progetto. E’ stata richiesta anche la sala San Leonardo, pur avendo ottenuto come risposta che la concessione degli spazi della Municipalità è garantita fino alla fine del 2016, non essendoci ancora chiarezza sulle intenzioni  del Comune al riguardo.


lunedì 11 luglio 2016

Verbale dell'incontro del 30 giugno 2016, Scoleta dei Calegheri Festival Venezia Città Viva Polo tematico Personalità Personaggio Persona




Verbale dell'incontro del 30 giugno 2016, Scoleta dei Calegheri
Festival Venezia Città Viva
Polo tematico Personalità Personaggio Persona

Presenti: Paola Bruna, Federica Pradella, Marina Jovon, Laura Soave, Maurizio Favaretto, Anna Ruocco, Guia Varotto, Alberto Madricardo, Valentina Piccinini, Sira Viviani,  Alberta Boccato

Laura Soave propone di predisporre delle presentazioni sotto i personaggi raffigurati nei quadri che saranno esposti in Sala San Leonardo, eventualmente da raccogliere in un pieghevole.
Con questo incontro si costituisce il polo tematico Personalità Personaggio Persona coordinato da Valentina Piccinini. Gli altri poli finora identificati riguardano il teatro della città, lo spazio della città, il canto e la musica della città.
Con Personalità Personaggio Persona si intendono le diverse modalità dell'essere individuo, ciascuno ha il suo ruolo, è un personaggio diverso, ma sempre comunque un cittadino, elemento questo essenziale della personalità.
Si avanzano alcune proposte: creare un percorso itinerante alla riscoperta guidata di statue ormai dimenticate, invitare i maschereri ad esporre alcune loro maschere anche se hanno segnalato la loro indisponibilità a partecipare alla manifestazione; prevedere la performance conclusiva di un gruppo musicale. Si suggerisce di esporre al posto delle maschere dei burattini ed eventualmente prevedere uno spettacolo per bambini.
Alcune delle persone rappresentate nei ritratti saranno presenti di persona, tra queste la cantante Chiara Galiazzo, Ottavia Piccolo nel ruolo di madrina,  Gualtiero Bertelli, pertanto le giornate vanno organizzate accuratamente.
Si ipotizza l'apertura dell'evento domenica 2 ottobre alle 16. 
Si propongono altre attività quali una conferenza sull'educazione dei giovani, una tavola rotonda indetta da Nemus e Metabolè su “la Persona, il disagio, la città”.
Si suggerisce di invitare Tommaso Todesca a parlare su “Il Personaggio” e Gianni De Luigi ad esempio su Kociss.
Per domenica 2 ottobre si ipotizza il seguente programma da razionalizzare in seguito: verranno presentati brevemente i quadri esposti, a seguire eventuali interventi di esponenti delle Istituzioni, quindi sarà data la parola ai personaggi presenti, Paola Bruna s'incaricherà di recitare un breve testo relativo al tema della manifestazione, testo che potrebbe essere riportato su un pieghevole, e l'intervento di Tommaso Todesca.
Si provvederà a creare il gruppo di questo polo tematico, e il relativo blog.
Il prossimo incontro è previsto per giovedì 7 luglio.

venerdì 10 giugno 2016

Verbale dell'incontro del 7 giugno fra le Associazioni che organizzano il V Festival Venezia Città Viva

Al link sottostante potete consultare e scaricare il Verbale dell'incontro del 7 giugno fra le Associazioni che organizzano il V Festival Venezia Città Viva.

http://www.veneziaconsapevole.it/2016-Festival/20160607-Verbale%20incontro%20associazioni.pdf

Per adesioni e informazioni chiedere a:
patto@veneziaconsapevole.it

mercoledì 3 febbraio 2016

3 febbraio 2016 - Comunicato del Patto Città Consapevole a seguito della riunione delle associazioni presso la Municipalità di Venezia Murano Burano del 2 febbraio



 
 
                Patto Città Consapevole
                                               Rete di associazioni veneziane

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COMUNICATO
La Giunta del Comune di Venezia vuole avocare direttamente al Consiglio Comunale la gestione del rapporto con le associazioni e le realità sociali attive sul territorio e degli spazi pubblici (come Calegheri, S. Leonardo, S. Lorenzo, ecc. che  sono diventati luoghi di vitalità culturale e sociale aperti a tutti, punti di riferimento e aggregazione per i cittadini), sottraendola alle Municipalità a cui era fino ad oggi delegata.
Perché? Non ci sono ragioni funzionali oggettive: pur con alcuni limiti, le Municipalità hanno svolto in questi anni il ruolo di sensore decentrato, interlocutore diretto e connettore della vitalità spontanea della nostra città.  
Centralizzando il rapporto con la società civile, il Comune non lo semplifica. Lo verticalizza, lo complica: allontana l’istituzione dai cittadini e i cittadini dalle istituzioni.
Quali sono dunque le vere ragioniPossono essere quelle di una politica faziosa (sottrarre funzioni - e quindi potere - ad organismi gestiti quasi completamente dall’opposizione politica). Ma se questa logica si imponesse le sue conseguenze sarebbero ben più gravi, perché:
E’ antidemocratica nella sua ispirazione: si pone in controtendenza rispetto al decentramento che in tutta Europa è praticato come momento essenziale dello sviluppo democratico delle comunità locali.
 Riporta il rapporto cittadini ed istituzioni ad una situazione da anni ’50:  togliendo di mezzo un punto importante di interconnessione sociale e culturale - come le  Municipalità -  si ricrea isolamento civile e passività sociale. Si prepara l’ulteriore espropriazione della città ai suoi cittadini, la sua svendita ad interessi alieni. 
E’ un attacco alla “città consapevole”: alle possibilità della nostra società civile, oggi spesso troppo pulviscolare e dispersa, di avere nelle Municipalità un punto di connessione, di sinergia. Dalla vitalità sociale dipendono in larga parte le possibilità di sviluppo del nostro territorio.
Il “Patto per la città consapevole” invita le Municipalità, le associazioni, i cittadini non solo ad opporsi decisamente a questa logica con iniziative appropriate, ma a fare un passo in avanti tutti insieme, per realizzare un nuovo e permanente livello di coordinazione, coesione e di creativa sinergia tra le forze attive sul territorio.
Per questo non bastano le mobilitazioni temporanee, ci vuole un lavoro paziente e tenace di progettazione, sperimentazione, coordinazione di forze e di ambiti - nel quale le Municipalità possono svolgere un ruolo strategico – per  convogliare la vitalità  della nostra società civile – la nostra vera risorsa -  in un progetto generale di rilancio della nostra città.  

Venezia 3 febbraio 2016