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giovedì 25 febbraio 2016
mercoledì 3 febbraio 2016
3 febbraio 2016 - Comunicato del Patto Città Consapevole a seguito della riunione delle associazioni presso la Municipalità di Venezia Murano Burano del 2 febbraio
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Patto Città Consapevole
Rete di associazioni veneziane
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COMUNICATO
La Giunta del Comune
di Venezia vuole avocare direttamente al Consiglio Comunale la gestione del
rapporto con le associazioni e le realità sociali attive sul territorio e degli
spazi pubblici (come Calegheri, S. Leonardo, S.
Lorenzo, ecc. che sono diventati luoghi di vitalità culturale e
sociale aperti a tutti, punti di riferimento e aggregazione per i cittadini), sottraendola alle Municipalità a cui era fino ad
oggi delegata.
Perché? Non ci sono ragioni funzionali oggettive: pur con
alcuni limiti, le Municipalità hanno svolto in questi anni il ruolo di sensore
decentrato, interlocutore diretto e connettore della vitalità spontanea della
nostra città.
Centralizzando il
rapporto con la società civile, il Comune non lo semplifica. Lo verticalizza,
lo complica: allontana l’istituzione dai cittadini e i cittadini dalle
istituzioni.
Quali
sono dunque le vere ragioni? Possono essere quelle di una politica faziosa
(sottrarre funzioni - e quindi potere - ad organismi gestiti quasi
completamente dall’opposizione politica). Ma se questa logica si imponesse le
sue conseguenze sarebbero ben più gravi, perché:
E’
antidemocratica nella sua ispirazione: si pone
in controtendenza rispetto al decentramento che in tutta Europa è praticato
come momento essenziale dello sviluppo democratico delle comunità locali.
Riporta il rapporto cittadini ed istituzioni ad una
situazione da anni ’50: togliendo di mezzo un punto importante di
interconnessione sociale e culturale - come le Municipalità - si
ricrea isolamento civile e passività sociale. Si prepara l’ulteriore
espropriazione della città ai suoi cittadini, la sua svendita ad interessi
alieni.
E’ un
attacco alla “città consapevole”: alle possibilità della nostra società civile, oggi
spesso troppo pulviscolare e dispersa, di avere nelle Municipalità un punto di
connessione, di sinergia. Dalla vitalità sociale dipendono in larga parte le
possibilità di sviluppo del nostro territorio.
Il “Patto
per la città consapevole” invita le
Municipalità, le associazioni, i cittadini non solo ad opporsi decisamente a
questa logica con iniziative appropriate, ma a fare un passo in avanti tutti insieme, per realizzare
un nuovo e permanente livello di coordinazione, coesione e di creativa sinergia
tra le forze attive sul territorio.
Per questo non
bastano le mobilitazioni temporanee, ci vuole un lavoro paziente e tenace di
progettazione, sperimentazione, coordinazione di forze e di ambiti - nel quale
le Municipalità possono svolgere un ruolo strategico – per convogliare la
vitalità della nostra società civile – la nostra vera risorsa - in
un progetto generale di rilancio della nostra città.
Venezia 3 febbraio
2016
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