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mercoledì 3 febbraio 2016

3 febbraio 2016 - Comunicato del Patto Città Consapevole a seguito della riunione delle associazioni presso la Municipalità di Venezia Murano Burano del 2 febbraio



 
 
                Patto Città Consapevole
                                               Rete di associazioni veneziane

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COMUNICATO
La Giunta del Comune di Venezia vuole avocare direttamente al Consiglio Comunale la gestione del rapporto con le associazioni e le realità sociali attive sul territorio e degli spazi pubblici (come Calegheri, S. Leonardo, S. Lorenzo, ecc. che  sono diventati luoghi di vitalità culturale e sociale aperti a tutti, punti di riferimento e aggregazione per i cittadini), sottraendola alle Municipalità a cui era fino ad oggi delegata.
Perché? Non ci sono ragioni funzionali oggettive: pur con alcuni limiti, le Municipalità hanno svolto in questi anni il ruolo di sensore decentrato, interlocutore diretto e connettore della vitalità spontanea della nostra città.  
Centralizzando il rapporto con la società civile, il Comune non lo semplifica. Lo verticalizza, lo complica: allontana l’istituzione dai cittadini e i cittadini dalle istituzioni.
Quali sono dunque le vere ragioniPossono essere quelle di una politica faziosa (sottrarre funzioni - e quindi potere - ad organismi gestiti quasi completamente dall’opposizione politica). Ma se questa logica si imponesse le sue conseguenze sarebbero ben più gravi, perché:
E’ antidemocratica nella sua ispirazione: si pone in controtendenza rispetto al decentramento che in tutta Europa è praticato come momento essenziale dello sviluppo democratico delle comunità locali.
 Riporta il rapporto cittadini ed istituzioni ad una situazione da anni ’50:  togliendo di mezzo un punto importante di interconnessione sociale e culturale - come le  Municipalità -  si ricrea isolamento civile e passività sociale. Si prepara l’ulteriore espropriazione della città ai suoi cittadini, la sua svendita ad interessi alieni. 
E’ un attacco alla “città consapevole”: alle possibilità della nostra società civile, oggi spesso troppo pulviscolare e dispersa, di avere nelle Municipalità un punto di connessione, di sinergia. Dalla vitalità sociale dipendono in larga parte le possibilità di sviluppo del nostro territorio.
Il “Patto per la città consapevole” invita le Municipalità, le associazioni, i cittadini non solo ad opporsi decisamente a questa logica con iniziative appropriate, ma a fare un passo in avanti tutti insieme, per realizzare un nuovo e permanente livello di coordinazione, coesione e di creativa sinergia tra le forze attive sul territorio.
Per questo non bastano le mobilitazioni temporanee, ci vuole un lavoro paziente e tenace di progettazione, sperimentazione, coordinazione di forze e di ambiti - nel quale le Municipalità possono svolgere un ruolo strategico – per  convogliare la vitalità  della nostra società civile – la nostra vera risorsa -  in un progetto generale di rilancio della nostra città.  

Venezia 3 febbraio 2016