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lunedì 23 marzo 2015

Verbale dell'incontro allargato del Gruppo Promotore del 19 marzo 2015



Verbale dell'incontro allargato
del Gruppo Promotore
del del 19 marzo 15

Presenti:  Cino Casson, Guia Varotto, Stefania Bragato, Federica Pradella, Tiziano Ciao, Riccardo Bermani, Anna Ruocco, Alberto Madricardo, Renata Firpo, Paola Bruna, Giulia Dalla Bella, Gianemilio Perdibon, Enrico Ricciardi, Valentina Piccinini, Sergio Piovesan, Alberta Boccato

Va predisposto un calendario a lunga scadenza, cercando di far sì che le associazioni, oltre a utilizzare lo spazio come vetrina, si sentano impegnate a  definire un terreno condiviso, a creare sinergie, uscendo dal loro definito contesto, e contribuendo a migliorare la coesione sociale.
Si solleciteranno varie realtà a proporre tematiche volte a creare un'immagine della città, sviluppando collaborazioni.
Si propone di mettere insieme le iniziative già in cantiere definendo una tavola sinottica. La programmazione dovrebbe essere a lunga scadenza, ma con un filo conduttore, che attraverso vari tasselli, dia un'immagine d'insieme di città.
Si solleciteranno i vari soggetti a proporre le loro iniziative. L'associazione Nemus si offre di gestire la giornata introduttiva, dedicata alla delucidazione del tema affrontato.
Uno dei temi da affrontare riguarda una valutazione del Carnevale, che risulta secondo il Patto un momento di espropriazione della città, coinvolgendo gli enti  e le associazioni che intervengono nella sua organizzazione.
Si ricorda che  l'ass. “Poveglia per tutti” aveva proposto un intervento su “il bene comune”.
Il Patto continuerà la sua attività a prescindere dalla politica, considerato che è la società civile che non sa esprimere il proprio disagio, riportando i problemi personali in un contesto generale. Le associazioni dovrebbero non solo affacciarsi alla “vetrina” offerta loro dalla Scoléta, ma ricercare un impegno a condividere permanentemente lo spazio comune, ogni associazione dovrebbe sentirlo come suo problema e inserire nella sua programmazione la gestione dello spazio dei Calegheri.
Si ribadisce che anche una definizione temporale aiuta una visione d'insieme, mettendo insieme tasselli di un'unica realtà.
La finalità condivisa riguarda il potere dell'associazionismo, vale a dire arrivare a un riconoscimento reciproco della capacità di incidere sul tessuto cittadino. L'associazionismo parte dal basso e ha infinite possibilità di relazione, e costituisce di per sé una risorsa.
Si insiste sul significato di gestire in comune uno spazio pubblico, e sul fatto che è compito delle associazioni assumersi questo ruolo, va elaborata una nuova idea di interesse generale, al di là degli interessi di categoria, di gruppo.
In maggio il tema trattato nel Laboratorio sarà il disagio. Il 30 aprile l'insieme di associazioni che va sotto la denominazione di Gatarigole presenterà l'iniziativa che intende proporre con il titolo di “Un seme di operosità da S. Croce verso la città”. I rappresentanti di Gatarigole  informano che intendono aprire le porte dei laboratori e delle attività della zona, proiettare un video, dare vita a un evento coinvolgente.
Viene chiesto loro di teorizzare le loro iniziative, definendo l'elemento comune delle varie attività, il terreno condiviso. L'obiettivo è quello di tenere viva la città. Vengono anche invitati a pensare come utilizzare permanentemente lo spazio offerto dal laboratorio per sviluppare le loro iniziative.
Viene segnalata l'attività del 26 marzo volta a mappare e progettare insieme lo spazio pubblico per rivitalizzare l'area di Sant'Alvise.
Interviene una rappresentante del Comitato di San Giacomo (Giulia Dalla Bella)   che fa presente che le attività nella zona vengono fatte senza informare i residenti e spesso senza rispettare i diritti delle persone del posto.
Cino Casson ribadisce l'opportunità di far divenire la Scoléta un luogo di confronto, di individuare i diversi settori di espressione del disagio, che peraltro sono diversi a Venezia e a Mestre.
Enrico Ricciardi solleva il problema della visibilità, di arrivare cioè a sensibilizzare chi è al governo della città, coinvolgendo la Municipalità come primo soggetto, facendo uscire le idee e dando loro adeguata risonanza.
Nemus, nell'ambito del Patto inviterà le associazioni a confrontarsi sulle categorie del disagio, ricercando possibili sinergie.
Venezia, al quarto posto tra le città più conosciute al mondo, ha la risorsa dell'immagine da gestire.
Si fissa per il 16 aprile il prossimo incontro.

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Patto per la città consapevole
Laboratorio della città
Aree tematiche  in elaborazione

Disagio della città Granello di senape, Metabolé, Nemus
Il carnevale
Beni comuni Ass. Poveglia ecc.
I giovani a Venezia (Gatarigole ecc.)
Mappings: rivitalizzazione di un settore della città (Cannaregio) attraverso la cooperazione di soggetti diversi (IUAV, Liceo  Guggenheim, ecc.) 
Salvare la città?
Fare teatro a Venezia
Bambini a Venezia
La carta della comunità veneziana

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